Perché la tua infrastruttura cloud è un castello di carta senza una strategia di sicurezza

Affidarsi al cloud viene spesso percepito come la soluzione definitiva a tutti i problemi di sicurezza e continuità operativa. È una convinzione diffusa, soprattutto tra le piccole e medie imprese italiane. Ma questa convinzione è pericolosamente sbagliata.

Come consulente IT specializzato in infrastrutture resilienti e sicurezza applicativa, ti posso garantire che la protezione dei tuoi dati non termina con la scelta di un buon fornitore cloud. Anzi, è proprio lì che il lavoro inizia.

L'illusione della sicurezza intrinseca

È facile pensare che realtà come AWS, Azure o Google Cloud offrano una protezione completa, blindata, totale. Ma il concetto che molti ignorano — e che pochi fornitori si preoccupano di sottolineare — è quello del Shared Responsibility Model.

"Il provider si occupa della sicurezza dell'infrastruttura. Tu sei responsabile di tutto ciò che ci metti sopra."

Tradotto: se una vulnerabilità esiste nella tua configurazione, se hai lasciato un bucket S3 aperto, se un'istanza non è correttamente patchata, la colpa — e i danni — saranno solo tuoi.

Se non conoscevi questo concetto fondamentale, ti invito a dare un'occhiata al mio profilo professionale per capire come posso aiutarti a mettere in sicurezza il tuo business.

I rischi concreti di una protezione superficiale

Senza una strategia di sicurezza adeguata, la tua infrastruttura cloud può trasformarsi in un autentico castello di carta, esposto a rischi reali come:

  • Data breach e furto di dati sensibili
  • Interruzione dei servizi critici
  • Danni reputazionali irreparabili
  • Sanzioni legali legate a GDPR e NIS2

Ecco perché "andare sul cloud" senza un piano non solo è inutile, ma è potenzialmente catastrofico.

Riguardo la Compliance NIS2, ho redatto una campagna divulgativa molto dettagliata nominata NIS2 Awareness - Dettagli tecnico/operativi sulla Direttiva UE 2022/2555. Dedica un pò del tuo tempo a prendere consapevolezza sull'argomento: è vitale per il tuo business, anche se la tua azienda non dovesse rientrare nel campo d'applicazione normativo.

Gli errori più comuni delle PMI italiane

Durante la mia attività di consulenza, ho identificato alcuni pattern ricorrenti:

  • Configurazioni improvvisate senza audit di sicurezza
  • Assenza di backup affidabili e testati
  • Mancanza di monitoraggio continuo degli accessi e delle anomalie
  • Gestione errata o assente degli aggiornamenti di sicurezza
  • Permessi eccessivi concessi agli utenti

Sono errori banali all’apparenza, ma con conseguenze che possono azzerare anni di lavoro in poche ore.

Gli impatti della direttiva NIS2 sulla tua infrastruttura cloud

Con l'entrata in vigore della direttiva NIS2, moltissime imprese italiane saranno obbligate ad adottare misure di sicurezza informatica molto più stringenti.

Se la tua infrastruttura cloud non è oggi in regola con principi come:

  • Gestione dei rischi
  • Implementazione di controlli di accesso
  • Sistemi di notifica e gestione degli incidenti
  • Protezione dei dati e delle informazioni sensibili

... ti esponi non solo a rischi tecnici, ma anche a sanzioni rilevanti.

E la scusa "non lo sapevo" non sarà più sufficiente.

Come intervenire subito

Implementare una strategia di sicurezza efficace non significa spendere una fortuna.
Significa sapere dove intervenire, in modo preciso e mirato.

Alcune azioni che consiglio di valutare immediatamente:

  • Audit di sicurezza completo della tua infrastruttura cloud
  • Piano di hardening e protezione degli endpoint
  • Creazione di policy di accesso basate sul principio del minimo privilegio
  • Backup e disaster recovery testati periodicamente
  • Formazione interna sulla gestione delle credenziali e delle autorizzazioni

Se hai bisogno di supporto per impostare un piano di azione concreto e personalizzato, contattami senza impegno.

Le soluzioni low cost? Una falsa economia

Investire nella sicurezza è percepito da molti come un "costo".
Quello che pochi considerano è che un singolo incidente può costare decine, se non centinaia di volte di più.

Un dato reale: secondo IBM, il costo medio di un data breach per una PMI è di circa 2 milioni di euro.

Risparmiare oggi su una consulenza esperta può significare pagare domani un prezzo insostenibile.

La differenza tra un tecnico e un consulente strategico

Molte aziende affidano la gestione della sicurezza a chi "sa smanettare" o ha "esperienza da sistemista".
È come affidare la costruzione della tua casa a un bravo idraulico.

La sicurezza cloud richiede:

  • Visione d'insieme
  • Conoscenza normativa
  • Esperienza concreta su attacchi reali
  • Capacità di integrare tecnologie diverse in un ecosistema resiliente

Ed è esattamente questo il valore che porto ai miei clienti, come puoi approfondire nella mia pagina di presentazione.

Conclusione: la scelta è nelle tue mani

Sei pronto a continuare a costruire il tuo business su un castello di carta?
Oppure vuoi finalmente progettare fondamenta solide in grado di sostenere la tua crescita futura?

La differenza tra il primo e il secondo scenario non sta nel cloud.
Sta in come scegli di gestirlo.

La sicurezza non è un prodotto che puoi acquistare. È un processo che devi costruire.

E se vuoi iniziare a costruirlo con la giusta guida, parliamone insieme.

Ultima modifica: Mercoledì 30 Aprile 2025, alle 09:30