Riepilogo post nella categoria Server Apache

Nota: questa guida creata da Maurizio Fonte è anche disponibile come GIST su GitHub all'indirizzo https://gist.github.com/mauriziofonte/00002661cd527a8a457509c5b4b0613d.

Lo sviluppo web con tecnologie puramente Linux (Stack LAMP - Linux, Apache, Mysql, PHP) è diventato estremamente semplice su Windows 10.

Infatti, con WSL è possibile, citando la pagina ufficiale di Microsoft: Sottosistema Windows per Linux consente agli sviluppatori di eseguire un ambiente GNU/Linux, inclusi la maggior parte degli strumenti da riga di comando, delle utilità e delle applicazioni, direttamente in Windows, senza modifiche e senza il sovraccarico di una macchina virtuale tradizionale o di una configurazione di avvio doppio.

Inoltre, sempre Microsoft è riuscita a creare uno degli editor di codice più potenti e completi in circolazione: Visual Studio Code. Una volta iniziato ad utilizzare, sarà molto molto difficile tornare indietro.

E' importante quindi conoscere come configurare un ambiente di sviluppo confortevole, che permetta di dire addio al vecchio modus operandi inefficiente e macchinoso che obbligava l'uso di WinSCP e Notepad++ con modifiche pubblicate direttamente sui server di produzione (o altri sistemi similari).

Con lo stack LAMP su Windows e l'utilizzo di Visual Studio Code e la continuous integration di Git, sarà possibile essere più produttivi e testare le condizioni reali di produzione direttamente sul proprio PC.

Nel corso del tempo, ho creato una guida esaustiva che spiega come configurare un ambiente di sviluppo comodo con stack LAMP utilizzando WSL2 su Windows. E' una lettura lunga, si consiglia di leggerla con calma, cercando di comprendere ogni passaggio, ed eventualmente adattarla ai propri scopi. Questa guida è anche disponibile a questo indirizzo, per una più comoda lettura: https://gist.github.com/mauriziofonte/00002661cd527a8a457509c5b4b0613d

Importante: come precondizione per un buon uso di questa guida, è necessaria una conoscenza minima del terminale di Linux e una buona dimestichezza con Windows.

Attenzione: questa guida è stata scritta per Windows 10. Tuttavia, potrebbe funzionare su Windows 11, ma non ho avuto modo di testarla dal vivo. Su Windows 11, quindi, seguire una guida specifica per l'abilitazione di WSL2, e tralasciare la parte WSL2 presente in questa guida.

Stack di sviluppo LAMP su Windows 10 con WSL2 e Visual Studio Code

Questa guida illustrerà come installare il supporto al sottosistema Linux nativo di Windows (WSL2), creare uno stack LAMP al suo interno, e agganciare Visual Studio Code per lo sviluppo direttamente su filesystem Linux.

La guida è aggiornata ad Agosto 2022 e necessita di questi prerequisiti:

  1. Computer con Windows 10, aggiornato all'ultima release disponibile
  2. 16GB di RAM
  3. 30GB di spazio libero su C:\ (conterrà il disco virtuale di Ubuntu)
  4. Un SSD (meglio NVMe) come disco di avvio di Windows (migliori performance con Mysql)
  5. Una conoscenza di base del terminale Linux (cd, cp, mv, sudo, nano, etc.)

Lo stack LAMP che andremo a configurare supporta https (con certificati autofirmati con scadenza a 10 anni), protocollo http/2 e compressione brotli. Per quanto riguarda la parte PHP, useremo PHP-FPM perchè è più performante e più versatile nella configurazione delle impostazioni per-virtualhost. Per capire le differenze tra l'utilizzo di PHP con Apache in modalità PHP-CGI piuttosto che PHP-FPM, si rimanda a questa guida: https://www.basezap.com/difference-php-cgi-php-fpm/

Installare Ubuntu 20.04 LTS su Windows

  1. Leggere il warning sotto (La versione di WSL deve essere la 2).
  2. Abilitare "Sottosistema Linux" da "Programmi e funzionalità"
  3. Cercare "Ubuntu" nel Windows Store e installare UBUNTU 20.04 LTS
  4. Avviare la macchina, attendere l'installazione, scegliere un nome utente (occhio, serve sotto ed è importante) composto da una singola parola corta tutta in minuscolo + la relativa password (corta, 1 sola lettera per comodità)
  5. Creare un collegamento desktop alla macchina Linux
  6. Creare un collegamento desktop alla directory home dell'utente, esempio: \\wsl$\Ubuntu-20.04\home\maurizio

WARNING: la versione di WSL DEVE essere la 2

Questo è molto importante. Se non è installato WSL2, non funziona nulla.

Per questo motivo, leggere https://aka.ms/wsl2-install. SI CONSIGLIA DI FARE QUESTA OPERAZIONE PRIMA DI INSTALLARE UBUNTU SUL SISTEMA.

Se necessario abilitare WSL2 (perchè non già abilitato), bisognerà aprire una PowerShell con privilegi elevati e usare questi comandi:

Installare questo pacchetto: https://wslstorestorage.blob.core.windows.net/wslblob/wsl_update_x64.msi

dism.exe /online /enable-feature /featurename:Microsoft-Windows-Subsystem-Linux /all /norestart
dism.exe /online /enable-feature /featurename:VirtualMachinePlatform /all /norestart
Restart-Computer                    # bisogna riavviare
wsl --set-version Ubuntu-20.04 2    # IMPORTANTE: questo è necessario solo se si è installato ubuntu prima di abilitare WSL2
wsl --set-default-version 2

Modificare il resolver DNS di WSL2

Guida copiata da: https://superuser.com/questions/1533291/how-do-i-change-the-dns-settings-for-wsl2

A) Turn off generation of /etc/resolv.conf

Using your Linux prompt, (I'm using Ubuntu), modify (or create) /etc/wsl.conf with the following content

[network]
generateResolvConf = false

(Apparently there's a bug in the current release where any trailing whitespace on these lines will trip things up.)

B) Restart the WSL2 Virtual Machine

Exit all of your Linux prompts and run the following Powershell command

wsl --shutdown

C) Create a custom /etc/resolv.conf

Open a new Linux prompt and cd to /etc

If resolv.conf is soft linked to another file, remove the link with rm resolv.conf (originally it is linked to ../run/resolvconf/resolv.conf)

Create a new resolv.conf with the following content

nameserver 1.1.1.1

Configurare l'ambiente LAMP su Ubuntu - Step 1

Qui andremo ad installare tutti i pacchetti di PHP in tutte le versioni dalla 5.6 alla 8.1, nonchè il web server Apache e il server Mysql.

Perchè installare tante versioni di PHP? Perchè è importante avere a disposizione un ambiente di sviluppo che consenta, con facilità, di testare la propria applicazione con svariate versioni di PHP. Questo agevolerà il lavoro in caso di constraint specifici sui server di produzione dove andremo ad installare le applicazioni create.

Si presume che la versione di default di PHP che si vorrà utilizzare nel sistema sia la 8.1. Questo è modificabile tramite le righe update-alternatives --set php*** che si troveranno nella lista qui sotto. Ad esempio, se si desidera che la versione di PHP di default (quella che verrà utilizzata digitando semplicemente il comando php e non la sua versione "versionata" es php7.4) basterà specificare update-alternatives --set php /usr/bin/php7.4.

IMPORTANTE: Lanciare tutti questi comando come l'utente root. IMPORTANTE: Escludere le linee che iniziano con ### in quanto servono solo a differenziare i vari blocchi.

# APT UPGRADE & INSTALL OF PHP + APACHE
apt update && apt upgrade
apt install net-tools unzip git lsb-release ca-certificates apt-transport-https software-properties-common -y
add-apt-repository ppa:ondrej/php
add-apt-repository ppa:ondrej/apache2
apt install openssl apache2 brotli libapache2-mod-fcgid libapache2-mod-php8.1 php8.1 php8.1-cli php8.1-fpm php8.1-common php8.1-bcmath php8.1-bz2 php8.1-curl php8.1-gd php8.1-intl php8.1-mbstring php8.1-mcrypt php8.1-mysql php8.1-xml php8.1-zip libapache2-mod-php8.0 php8.0 php8.0-cli php8.0-fpm php8.0-common php8.0-bcmath php8.0-bz2 php8.0-curl php8.0-gd php8.0-intl php8.0-mbstring php8.0-mcrypt php8.0-mysql php8.0-xml php8.0-zip libapache2-mod-php7.4 php7.4 php7.4-cli php7.4-fpm php7.4-common php7.4-bcmath php7.4-bz2 php7.4-curl php7.4-gd php7.4-intl php7.4-json php7.4-mbstring php7.4-mcrypt php7.4-mysql php7.4-xml php7.4-zip libapache2-mod-php7.3 php7.3 php7.3-cli php7.3-fpm php7.3-common php7.3-bcmath php7.3-bz2 php7.3-curl php7.3-gd php7.3-intl php7.3-json php7.3-mbstring php7.3-mcrypt php7.3-mysql php7.3-xml php7.3-zip libapache2-mod-php7.2 php7.2 php7.2-cli php7.2-fpm php7.2-common php7.2-bcmath php7.2-bz2 php7.2-curl php7.2-gd php7.2-intl php7.2-json php7.2-mbstring php7.2-mcrypt php7.2-mysql php7.2-xml php7.2-zip libapache2-mod-php7.1 php7.1 php7.1-cli php7.1-fpm php7.1-common php7.1-bcmath php7.1-bz2 php7.1-curl php7.1-gd php7.1-intl php7.1-json php7.1-mbstring php7.1-mcrypt php7.1-mysql php7.1-xml php7.1-zip libapache2-mod-php7.0 php7.0 php7.0-cli php7.0-fpm php7.0-common php7.0-bcmath php7.0-bz2 php7.0-curl php7.0-gd php7.0-intl php7.0-json php7.0-mbstring php7.0-mcrypt php7.0-mysql php7.0-xml php7.0-zip libapache2-mod-php5.6 php5.6 php5.6-cli php5.6-fpm php5.6-common php5.6-bcmath php5.6-bz2 php5.6-curl php5.6-gd php5.6-intl php5.6-json php5.6-mbstring php5.6-mcrypt php5.6-mysql php5.6-xml php5.6-zip
update-alternatives --set php /usr/bin/php8.1
update-alternatives --set phar /usr/bin/phar8.1
update-alternatives --set phar.phar /usr/bin/phar.phar8.1
update-alternatives --set phpize /usr/bin/phpize8.1
update-alternatives --set php-config /usr/bin/php-config8.1
### OPTIONAL SQLITE3 SUPPORT
apt install php5.6-sqlite3 php7.0-sqlite3 php7.1-sqlite3 php7.2-sqlite3 php7.3-sqlite3 php7.4-sqlite3 php8.0-sqlite3 php8.1-sqlite3
### OPTIONAL REDIS SUPPORT
sudo apt install redis-server php5.6-redis php7.0-redis php7.1-redis php7.2-redis php7.3-redis php7.4-redis php8.0-redis php8.1-redis
# APACHE HTTP2 + PHP-FPM + SSL + REWRITE + BROTLI
a2dismod php5.6 php7.0 php7.1 php7.2 php7.3 php7.4 php8.0 php8.1 mpm_prefork
a2enconf php5.6-fpm php7.0-fpm php7.1-fpm php7.2-fpm php7.3-fpm php7.4-fpm php8.0-fpm php8.1-fpm
a2enmod actions fcgid alias proxy_fcgi rewrite ssl http2 mpm_event brotli
# INSTALL MYSQL
apt install mysql-client-8.0 mysql-server-8.0

Configurare l'ambiente LAMP su Ubuntu - Step 2

Qui andremo a modificare le configurazioni di base di Apache e Mysql per poter lavorare localmente.

  1. Aprire il file /etc/apache2/envvars con nano e modificare APACHE_RUN_USER e APACHE_RUN_GROUP settandoli, al posto che www-data, con il proprio nome utente
  2. Aprire il file /etc/apache2/ports.conf con nano e modificare ogni occorrenza di Listen con Listen 127.0.0.1 (esempio: 127.0.0.1:80 127.0.0.1:443)
  3. Lanciare service apache2 restart per applicare le modifiche alla config di Apache.
  4. Aprire il file /etc/mysql/mysql.conf.d/mysqld.cnf e aggiungere queste righe (sostituisci [LF] con delle andate a capo) nella sezione [mysqld], (per intenderci, sotto la riga # datadir = /var/lib/mysql) : bind-address = 127.0.0.1 [LF] skip-networking [LF] sql_mode=NO_ENGINE_SUBSTITUTION [LF] default-authentication-plugin=mysql_native_password [LF] collation-server = utf8_unicode_ci [LF] character-set-server = utf8
  5. (opzionale) Per completezza, al fondo di questo file è presente una configurazione di fine-tuning per un sistema con almeno 16GB di RAM. Volendo, si può direttamente copia-incollare quella configurazione.
  6. Lanciare service mysql restart per applicare le modifiche alla config di Mysql.
  7. Lanciare mysql_secure_installation per creare la password di root per mysql (usare qualcosa di semplice, perchè serve solo localmente), rimuovere l'accesso per gli utenti anonimi, le tabelle temporanee, e disabilitare il login remoto al demone Mysql.
  8. Eseguire mysql -u root e lanciare i comandi di seguito:
  9. CREATE USER 'admin'@'%' IDENTIFIED BY 'x';
  10. GRANT ALL PRIVILEGES ON *.* TO 'admin'@'%' WITH GRANT OPTION;
  11. FLUSH PRIVILEGES;

Ovviamente, le query mysql relative allo username e password da creare come utente privilegiato possono essere modificate. Nell'esempio sopra riportato viene creato un utente con username admin e password x. Ricordarsi che stiamo configurando un ambiente di sviluppo locale, e fintanto che non viene "aperto" al mondo esterno, non dobbiamo preoccuparci di usare politiche corrette per la sicurezza.

Creare dei VirtualHost funzionanti sulla propria installazione locale - Step 3

Per creare dei VirtualHost è sufficiente utilizzare questi due script che velocizzano la configurazione.

Come fase esemplificativa, verrà mostrato come creare un VirtualHost specifico per PhpMyAdmin, che comunque è necessario per poter lavorare.

A questo punto, se ancora loggati come l'utente root, uscire dall'utente root e tornare in modalità utente.

sudo mkdir /etc/apache2/certs2/
cd ~/
mkdir utils
cd utils/
nano create-staging-environment.php (copiare da sotto il contenuto del file)
nano create-ssl-cert.sh (copiare da sotto il contenuto del file)
chmod +x create-ssl-cert.sh
cd ~/
nano lamp.sh (copiare da sotto il contenuto del file)
chmod +x lamp.sh
wget https://files.phpmyadmin.net/phpMyAdmin/5.1.1/phpMyAdmin-5.1.1-all-languages.zip
unzip phpMyAdmin-5.1.1-all-languages.zip
rm -f phpMyAdmin-5.1.1-all-languages.zip
mv phpMyAdmin-5.1.1-all-languages phpmyadmin

Ora abbiamo creato la directory radice per l'installazione di phpmyadmin. Non resta che configurare un VirtualHost funzionante.

Lanciare quindi il comando sudo php create-staging-environment.php e seguire le istruzioni. Queste istruzioni si applicano a tutti i progetti web che si vogliono installare sul sistema.

Nell'esempio, il virtualhost per PhpMyAdmin verrà settato come local.phpmyadmin.biz. Ovviamente, modificare le risposte seguendo il proprio nome utente. Rispondere alle domande dello script come segue:

maurizio@FISSO:~$ cd ~/utils/
maurizio@FISSO:~/utils$ sudo php create-staging-environment.php
### STAGING ENVIRONMENT CREATOR ###
Enter a valid local domain name: local.phpmyadmin.biz
Enter a valid directory in the filesystem for the DocumentRoot: /home/maurizio/phpmyadmin/
Enter a valid PHP version (5.6, 7.1, 7.2, 7.3, 7.4, 8.0 or 8.1): 7.4
Do you need HTTPS support (yes/no/y/n) ? y

Ora, bisogna modificare il file hosts di Windows per inserire il puntamento locale al dominio local.phpmyadmin.biz. Per farlo, modificare il file C:\Windows\System32\drivers\etc\hosts aggiungendo la regola 127.0.0.1 local.phpmyadmin.biz.

Dopodichè, aprire una command line di Windows in modalità privilegiata e lanciare ipconfig /flushdns

Fatto! Ora è possibile navigare sul proprio browser all'indirizzo https://local.phpmyadmin.biz/setup/ per proseguire il setup go PhpMyAdmin.

Per creare altri VirtualHost per altri progetti, utilizzare sempre le stesse istruzioni seguite per il setup di PhpMyAdmin. Basterà far puntare il VirtualHost alla directory giusta del proprio progetto, e definire un nome di dominio fittizio che sarà reindirizzato via HOSTS verso 127.0.0.1

Ottimizzare l'esperienza Linux - Step 4

Per ottimizzare l'installazione LAMP e l'esperienza utente sulla console dei comandi di Linux, seguire questi passaggi:

  1. Seguire le istruzioni di installazione di https://github.com/slomkowski/bash-full-of-colors
  2. Lanciare wget -qO- https://raw.githubusercontent.com/nvm-sh/nvm/v0.39.1/install.sh | bash per installare NVM (per sviluppo NodeJS/React)
  3. Lanciare cd ~/utils/ && php -r "copy('https://getcomposer.org/installer', 'composer-setup.php');" && php composer-setup.php && php -r "unlink('composer-setup.php');" per installare una versione locale di composer all'interno della directory /utils/
  4. Creare una coppia di chiavi pubblica/privata con il comando ssh-keygen -o -a 100 -t ed25519 -f ~/.ssh/nome_chiave -C "utente@computer"
  5. Comunicare il contenuto della chiave pubblica al proprio team, che la userà per esempio per abilitare l'accesso ad un repository GIT privato.
  6. Copia-incollare il contenuto dello snippet bash_local all'interno di ~/.bash_local modificando la variabile $NOME_UTENTE con il nome dell'utente scelto

Note importanti:

  1. E' possibile fare il reset della macchina Linux con il comando wslrestart che è stato aliasato in ~/.bash_local. Così facendo si resetta completamente il sottosistema WSL2.
  2. Ogni volta che si esegue il login alla macchina virtuale, bisognerà lanciare il comando ~/lamp.sh per avviare i servizi Apache, PHP-FPM e Mysql. Questo è necessario perchè l'ambiente LAMP non è stato installato come servizio di sistema (per intenderci, con systemd).

Installare VS Code per accedere ai file di progetto su WSL2 - Step 5

VS Code è totalmente integrato e compatibile con WSL2, nativamente.

Questo incrementa la produttività e semplifica tantissimo lo sviluppo.

Per installare e configurare VS Code con WSL2 è sufficiente:

  1. Installare VS Code scaricandolo da https://code.visualstudio.com/
  2. Aprire VS Code e premere la combinazione di comandi CTRL + SHIFT + x
  3. Installare l'estensione Remote - WSL
  4. Riavviare VS Code
  5. Aprire una console di Ubuntu, e portarsi su una directory a piacere, ad esempio ~/utils/
  6. Lanciare il comando code . e lasciare che il sistema installi quello che gli serve
  7. Voilà, ora è possibile modificare i file presenti su Ubuntu direttamente da VS Code!

Ottimizzare lo sviluppo web con le estensioni giuste di VS Code - Step 6

Portarsi su una console di Ubuntu e lanciare questi comandi:

  1. cd ~/
  2. mkdir .composer && cd .composer/
  3. nano composer.json e inserire questo contenuto all'interno:
{
	"require": {
		"squizlabs/php_codesniffer": "^3.5",
		"friendsofphp/php-cs-fixer": "^2.16"
	}
}
  1. Lanciare composer install
  2. Ora abbiamo a disposizione i binari di php-cs-fixer e php codesniffer, ci serviranno per la config di VS Code
  3. Aprire VS Code, e portarsi su un progetto residente dentro Ubuntu per rimanere in "modalità WSL2"
  4. Premere CTRL + SHIFT + x, cercare php cs fixer e installare la versione del plugin di junstyle (https://github.com/junstyle/vscode-php-cs-fixer.git)
  5. Installare le seguenti estensioni: GitLens (Eric Amodio, https://github.com/eamodio/vscode-gitlens), Git History (Don Jayamanne, https://github.com/DonJayamanne/gitHistoryVSCode), PHP Intelephense (Ben Mewburn, https://github.com/bmewburn/vscode-intelephense), Prettier - Code Formatter (Prettier, https://github.com/prettier/prettier-vscode), PHP DocBlocker (Nail Brayfield, https://github.com/neild3r/vscode-php-docblocker), Twig Language (mblode, https://github.com/mblode/vscode-twig-language), markdownlint (David Anson, https://github.com/DavidAnson/vscode-markdownlint)
  6. Installare il seguente pacchetto icone: Material Icon Theme (Philipp Kief, https://github.com/PKief/vscode-material-icon-theme)
  7. Premere la combinazione di tasti CTRL + SHIFT + p, digitare preferenze, e cliccare su Preferenze: Apri Impostazioni (JSON)
  8. Copia-incollare la configurazione riportata nello snippet vscode-json-config

Contenuto dello snippet "vscode-json-config"

Ovviamente bisogna modificare la path di php-cs-fixer.executablePath secondo il proprio nome utente.

{
	"window.menuBarVisibility": "toggle",
	"window.zoomLevel": 0.2,
	"explorer.confirmDelete": false,
	"explorer.confirmDragAndDrop": false,
	"workbench.iconTheme": "material-icon-theme",
	"workbench.colorTheme": "Quiet Light",
	"workbench.colorCustomizations": {
		"editorCursor.foreground": "#444"
	},
	"workbench.editor.showTabs": true,
	"terminal.integrated.fontFamily": "monospace",
	"terminal.integrated.lineHeight": 0.8,
	"terminal.integrated.enableBell": false,
	"terminal.integrated.letterSpacing": -0.1,
	"terminal.integrated.fontSize": 16,
	"editor.fontWeight": "600",
	"editor.cursorStyle": "line",
	"editor.cursorBlinking": "phase",
	"editor.rulers": [130],
	"editor.formatOnSave": true,
	"editor.minimap.enabled": false,
	"editor.wordWrap": "on",
	"editor.insertSpaces": true,
	"editor.tabSize": 4,
	"html.format.contentUnformatted": "pre,code,textarea",
	"html.format.endWithNewline": false,
	"html.format.extraLiners": "head, body, /html",
	"html.format.indentHandlebars": false,
	"html.format.indentInnerHtml": false,
	"html.format.maxPreserveNewLines": null,
	"html.format.preserveNewLines": true,
	"html.format.wrapLineLength": 130,
	"html.format.wrapAttributes": "auto",
	"telemetry.enableCrashReporter": false,
	"telemetry.enableTelemetry": false,
	"prettier.trailingComma": "all",
	"prettier.endOfLine": "auto",
	"prettier.singleQuote": true,
	"prettier.useTabs": true,
	"prettier.tabWidth": 4,
	"prettier.printWidth": 130,
	"prettier.jsxBracketSameLine": true,
	"prettier.semi": false,
	"[php]": {
		"editor.formatOnSave": true,
		"editor.defaultFormatter": "junstyle.php-cs-fixer"
	},
	"[js]": {
		"editor.formatOnSave": true,
		"editor.defaultFormatter": "esbenp.prettier-vscode"
	},
	"[javascript]": {
		"editor.formatOnSave": true,
		"editor.defaultFormatter": "esbenp.prettier-vscode"
	},
	"[css]": {
		"editor.formatOnSave": true,
		"editor.defaultFormatter": "esbenp.prettier-vscode"
	},
	"[jsx]": {
		"editor.formatOnSave": true,
		"editor.defaultFormatter": "esbenp.prettier-vscode"
	},
	"[twig]": {
		"editor.formatOnSave": true,
		"editor.defaultFormatter": "mblode.twig-language"
	},
	"php.suggest.basic": false,
	"php.validate.enable": true,
	"typescript.updateImportsOnFileMove.enabled": "never",
	"git.enableSmartCommit": true,
	"git.autofetch": true,
	"git.confirmSync": false,
	"php-cs-fixer.executablePath": "/home/$NOME_UTENTE/.composer/vendor/bin/php-cs-fixer",
	"php-cs-fixer.executablePathWindows": "", //eg: php-cs-fixer.bat
	"php-cs-fixer.onsave": false,
	"php-cs-fixer.rules": "@PSR2",
	"php-cs-fixer.config": ".php_cs;.php_cs.dist",
	"php-cs-fixer.allowRisky": false,
	"php-cs-fixer.pathMode": "override",
	"php-cs-fixer.exclude": [],
	"php-cs-fixer.autoFixByBracket": true,
	"php-cs-fixer.autoFixBySemicolon": false,
	"php-cs-fixer.formatHtml": false,
	"php-cs-fixer.documentFormattingProvider": true,
	"php-cs-fixer.lastDownload": 0,
	"[html]": {
		"editor.defaultFormatter": "esbenp.prettier-vscode"
	},
	"php-docblocker.returnGap": true,
	"php-docblocker.qualifyClassNames": true,
	"php-docblocker.author": {
		"name": "NOME SVILUPPATORE",
		"email": "EMAIL@SVILUPPATORE.BIZ"
	},
	"diffEditor.ignoreTrimWhitespace": false
}

Contenuto dello snippet ".bash_local"

alias casa="cd /home/$NOME_UTENTE"
alias composer="/usr/bin/php7.4 -d allow_url_fopen=1 /home/$NOME_UTENTE/utils/composer.phar"
alias php="/usr/bin/php7.4 -d allow_url_fopen=1 -d memory_limit=1024M"
alias php74="/usr/bin/php7.4 -d allow_url_fopen=1 -d memory_limit=1024M"
alias apt="sudo apt-get"
alias ls="ls -lash --color=auto --group-directories-first"
alias cd..="cd .."
alias ..="cd ../../"
alias ...="cd ../../../"
alias ....="cd ../../../../"
alias .....="cd ../../../../"
alias .4="cd ../../../../"
alias .5="cd ../../../../.."
alias ports="sudo netstat -tulanp"
alias wslrestart="history -a && cmd.exe /C wsl --shutdown"
alias tic="git"
alias npmclean="npm ci"
alias npmcheck="ncu"

gitremove() {
    git branch -d "$@"
    git push origin --delete "$@"
}

hugefiles() {
    du -a "$@" | sort -n -r | head -n 100
}

hugedirs() {
    cd "$@" && du -hsx -- * | sort -rh | head -100
}

export NVM_DIR="$HOME/.nvm"
[ -s "$NVM_DIR/nvm.sh" ] && \. "$NVM_DIR/nvm.sh"  # This loads nvm
[ -s "$NVM_DIR/bash_completion" ] && \. "$NVM_DIR/bash_completion"  # This loads nvm bash_completion

Contenuto dello script "lamp.sh"

#!/usr/bin/env bash
echo "### Starting MYSQL 8 ..."
sudo service mysql start
echo "### Starting PHP-FPM 5.6, 7.*, 8.*"
[ -d /var/run/php/ ] || sudo mkdir /var/run/php/
sudo service php5.6-fpm start
sudo service php7.0-fpm start
sudo service php7.1-fpm start
sudo service php7.2-fpm start
sudo service php7.3-fpm start
sudo service php7.4-fpm start
sudo service php8.0-fpm start
sudo service php8.1-fpm start
echo "### Starting Apache Server ..."
sudo service apache2 start

Contenuto dello script "create-staging-environment.php"

IMPORTANTE: Dopo il copia-incolla in create-staging-environment.php, ricordarsi di modificare le stringhe ##NOME_UTENTE## in modo che contengano il nome utente scelto in fase di setup di Ubuntu..

<?php

if (php_sapi_name() !== "cli") {
    message('ERROR: This script can only be run from the CLI.', 'e');
    exit();
}

if (posix_getuid() !== 0) {
    message('ERROR: This script can only be run as ROOT or sudo.', 'e');
    exit();
}

if (!is_dir('/etc/apache2/certs2/')) {
    message('ERROR: You need to create the directory /etc/apache2/certs2/ as root prior of executing this script.', 'e');
    exit();
}

define('APACHE_SITES_AVAILABLE_DIR', '/etc/apache2/sites-available/');
define('APACHE_CERTS_DIR', '/etc/apache2/certs2/');
define('APACHE_CERT_SELFSIGNED_SCRIPT', './create-ssl-cert.sh');
define('PHP_FPM_CONFIG_DIR', '/etc/php/#VER#/fpm/pool.d/');
define('APACHE_MAX_CONF_INDEX', getApacheSitesAvailableMaxIndex());

message('### STAGING ENVIRONMENT CREATOR ###');

// 1. ask for the local domain name
$work = true;
while ($work) {
    $domain = readline('Enter a valid local domain name: ');
    $domain = strtolower(str_replace(['http://', 'https://', 'www.'], '', $domain));
    if (filter_var('http://' . $domain, FILTER_VALIDATE_URL)) {
        $work = false;
        define('DOMAIN', $domain);
    } else {
        message('Error. Retry.', 'e');
    }
}

// 2. ask for the local directory that will be served as the DocumentRoot
$work = true;
while ($work) {
    $document_root = readline('Enter a valid directory in the filesystem for the DocumentRoot: ');
    if (is_dir($document_root)) {
        $work = false;
        define('DOCUMENT_ROOT', rtrim($document_root, '/'));
    } else {
        message('Error. Retry.', 'e');
    }
}

// 3. ask for the PHP version for PHP-FPM
$work = true;
while ($work) {
    $php_version = readline('Enter a valid PHP version (5.6, 7.0, 7.1, 7.2, 7.3, 7.4, 8.0 or 8.1): ');
    if (in_array($php_version, ['5.6', '7.0', '7.1', '7.2', '7.3', '7.4', '8.0', '8.1'])) {
        $work = false;
        define('PHPVER', $php_version);
    } else {
        message('Error. Retry.', 'e');
    }
}

// 4. ask for HTTPS support
$work = true;
while ($work) {
    $https_support = readline('Do you need HTTPS support (yes/no/y/n) ? ');
    if (in_array(strtolower($https_support), ['yes', 'no', 'y', 'n'])) {
        $work = false;
        if (in_array(strtolower($https_support), ['yes', 'y'])) {
            define('HTTPS_SUPPORT', true);
        } else {
            define('HTTPS_SUPPORT', false);
        }
    } else {
        message('Error. Retry.', 'e');
    }
}

// 5. perform actions
$apache_conf_stream = getApacheConf();
$php_fpm_conf_stream = getPhpFpmConf();
$apache_conf_file = APACHE_SITES_AVAILABLE_DIR . APACHE_MAX_CONF_INDEX . '-' . DOMAIN . '.conf';
$php_fpm_conf_file = str_replace('#VER#', PHPVER, PHP_FPM_CONFIG_DIR) . DOMAIN . '.conf';

if (file_put_contents($apache_conf_file, $apache_conf_stream)) {
    message('Apache configuration written correctly, going to enable the website', 's');
    exec('a2ensite ' . basename($apache_conf_file));

    if (file_put_contents($php_fpm_conf_file, $php_fpm_conf_stream)) {
        message('PHP-FPM configuration written successfully', 's');

        if (HTTPS_SUPPORT) {
            message('Going to CD into ' . APACHE_CERTS_DIR);
            exec('cd ' . APACHE_CERTS_DIR);
            message('Going to call the self-signed cert script ' . APACHE_CERT_SELFSIGNED_SCRIPT . ' with domain "' . DOMAIN . '"');
            exec(APACHE_CERT_SELFSIGNED_SCRIPT . ' ' . DOMAIN);
        }

        message('Going to exec "service apache2 force-reload"');
        exec('service apache2 force-reload');
        message('Going to exec "service php' . PHPVER . '-fpm restart"');
        exec('service php' . PHPVER . '-fpm restart');
    } else {
        message('Cannot write PHP-FPM configuration', 'e');
    }
} else {
    message('Cannot write Apache configuration', 'e');
}

function message(string $string, string $type = 'i')
{
    switch ($type) {
        case 'e': //error
            echo "\033[31m$string \033[0m\n";
        break;
        case 's': //success
            echo "\033[32m$string \033[0m\n";
        break;
        case 'w': //warning
            echo "\033[33m$string \033[0m\n";
        break;
        case 'i': //info
            echo "\033[36m$string \033[0m\n";
        break;
        default:
            echo "$string\n";
        break;
    }
}

function getApacheSitesAvailableMaxIndex() : string
{
    $files = glob(APACHE_SITES_AVAILABLE_DIR . '*.conf');
    if ($files && count($files) > 0) {
        $max_index = 0;
        foreach ($files as $file) {
            $file = basename($file);
            if (preg_match('/^([0-9]+).*\.conf$/ui', $file, $matches)) {
                $index = intval($matches[1]);
                if ($index >= $max_index) {
                    $max_index = $index;
                }
            }
        }

        return str_pad($max_index + 1, 3, '0', STR_PAD_LEFT);
    }

    return '001';
}

function getApacheConf()
{
    $domain = DOMAIN;
    $document_root = DOCUMENT_ROOT;
    $phpver = PHPVER;
    $newline = "\\n";

    $conf_http = <<<HTML
<VirtualHost 127.0.0.1:80>
    ServerName $domain
    ServerAlias www.$domain
    DocumentRoot $document_root
    ServerAdmin admin@localhost.net
    UseCanonicalName Off
    Options -ExecCGI -Includes
    RemoveHandler cgi-script .cgi .pl .plx .ppl .perl
    CustomLog \${APACHE_LOG_DIR}/$domain combined
    CustomLog \${APACHE_LOG_DIR}/$domain-bytes_log "%{%s}t %I .$newline%{%s}t %O ."

    # Enable HTTP2
    Protocols h2 http/1.1

    <FilesMatch \.php$>
        # Apache 2.4.10+ can proxy to unix socket
        SetHandler "proxy:unix:/var/run/php/php$phpver-fpm-$domain.sock|fcgi://localhost/"
    </FilesMatch>

    <IfModule mod_brotli.c>
        AddOutputFilterByType BROTLI_COMPRESS text/html text/plain text/xml text/css text/javascript application/x-javascript application/javascript application/json application/x-font-ttf application/vnd.ms-fontobject image/x-icon
    </IfModule>

    <Directory $document_root/>
        Options -Indexes +FollowSymLinks
        AllowOverride All
        order allow,deny
        allow from all
        Require all granted
    </Directory>

    ##AUTOREWRITE##
</VirtualHost>

HTML;

    $conf_https = <<<HTML
<IfModule mod_ssl.c>
    <VirtualHost 127.0.0.1:443>
        ServerName $domain
        ServerAlias www.$domain
        DocumentRoot $document_root
        ServerAdmin admin@localhost.net
        UseCanonicalName Off
        Options -ExecCGI -Includes
        RemoveHandler cgi-script .cgi .pl .plx .ppl .perl
        CustomLog \${APACHE_LOG_DIR}/ssl-$domain combined
        CustomLog \${APACHE_LOG_DIR}/ssl-$domain-bytes_log "%t %h %{SSL_PROTOCOL}x %{SSL_CIPHER}x \"%r\" %b"

        # Enable HTTP2
        Protocols h2 http/1.1

        <FilesMatch "\.(cgi|shtml|phtml|php)$">
            SSLOptions +StdEnvVars
        </FilesMatch>

        <Directory $document_root/>
            Options -Indexes +FollowSymLinks
            AllowOverride All
            order allow,deny
            allow from all
            Require all granted
        </Directory>

        <IfModule mod_brotli.c>
            AddOutputFilterByType BROTLI_COMPRESS text/html text/plain text/xml text/css text/javascript application/x-javascript application/javascript application/json application/x-font-ttf application/vnd.ms-fontobject image/x-icon
        </IfModule>

        <FilesMatch \.php$>
            # Apache 2.4.10+ can proxy to unix socket
            SetHandler "proxy:unix:/var/run/php/php$phpver-fpm-$domain.sock|fcgi://localhost/"
        </FilesMatch>

        SSLEngine on
        SSLCipherSuite ALL:!ADH:!EXPORT56:RC4+RSA:+HIGH:+MEDIUM:+LOW:+SSLv2:+EXP
        SSLCertificateFile "/etc/apache2/certs2/$domain.crt"
        SSLCertificateKeyFile "/etc/apache2/certs2/$domain.key"
    </VirtualHost>
</IfModule>

HTML;

    if (HTTPS_SUPPORT) {
        return str_replace(
            '##AUTOREWRITE##',
            'RewriteEngine On
            RewriteCond %{HTTPS} off
            RewriteRule ^/(.*) https://%{HTTP_HOST}%{REQUEST_URI} [R=301,L]',
            $conf_http
        ) . chr(10) . chr(10) . $conf_https;
    } else {
        return str_replace('##AUTOREWRITE##', '', $conf_http);
    }
}

function getPhpFpmConf()
{
    $domain = DOMAIN;
    $document_root = DOCUMENT_ROOT;
    $phpver = PHPVER;

    $php_fpm_conf = <<<HTML
[$domain]
user = ##NOME_UTENTE##
group = ##NOME_UTENTE##
listen = /var/run/php/php$phpver-fpm-$domain.sock
listen.owner = ##NOME_UTENTE##
listen.group = ##NOME_UTENTE##
php_admin_value[disable_functions] = apache_child_terminate,apache_get_modules,apache_getenv,apache_note,apache_setenv,define_syslog_variables,disk_free_space,diskfreespace,dl,fpassthru,get_current_user,getmyuid,highlight_file,passthru,pclose,pcntl_exec,pfsockopen,php_uname,pcntl_alarm,pcntl_fork,pcntl_get_last_error,pcntl_signal,pcntl_getpriority,pcntl_setpriority,pcntl_strerror,pcntl_signal_dispatch,pcntl_sigprocmask,pcntl_waitpid,pcntl_wait,pcntl_sigwaitinfo,pcntl_sigtimedwait,pcntl_wexitstatus,pcntl_wifexited,pcntl_wifsignaled,pcntl_wifstopped,pcntl_wstopsig,pcntl_wtermsig,popen,show_source,socket_select,socket_strerror,stream_select,syslog,symlink
php_admin_flag[allow_url_fopen] = off
pm = dynamic
pm.max_children = 5
pm.start_servers = 2
pm.min_spare_servers = 1
pm.max_spare_servers = 3
chdir = /

catch_workers_output = yes
php_flag[display_errors] = off
php_admin_value[error_log] = $document_root/php$phpver-fpm-errors.log
php_admin_flag[log_errors] = on
php_admin_value[post_max_size] = 128M
php_admin_value[upload_max_filesize] = 128M
php_admin_value[memory_limit] = 1024M
php_value[memory_limit] = 1024M
php_value[short_open_tag] =  On

HTML;

    return $php_fpm_conf;
}

Contenuto dello script "create-ssl-cert.sh"

#!/usr/bin/env bash

# Ask for the base domain
BASE_DOMAIN="$1"
if [ -z "$BASE_DOMAIN" ]; then
  echo "Usage: $(basename $0) <domain>"
  exit 11
fi

fail_if_error() {
  [ $1 != 0 ] && {
    unset PASSPHRASE
    exit 10
  }
}

# Generate a passphrase
export PASSPHRASE=$(head -c 500 /dev/urandom | tr -dc a-z0-9A-Z | head -c 128; echo)

# Days for the cert to live
DAYS=3650

# Generated configuration file
CONFIG_FILE="config.txt"

cat > $CONFIG_FILE <<-EOF
[req]
default_bits = 2048
prompt = no
default_md = sha256
x509_extensions = v3_req
distinguished_name = dn

[dn]
C = IT
ST = Italy
L = Torino
O = Acme Corp
OU = The Dev Team
emailAddress = webmaster@$BASE_DOMAIN
CN = $BASE_DOMAIN

[v3_req]
subjectAltName = @alt_names

[alt_names]
DNS.1 = *.$BASE_DOMAIN
DNS.2 = $BASE_DOMAIN
EOF

# The file name can be anything
FILE_NAME="$BASE_DOMAIN"

# Remove previous keys
echo "Removing existing certs like $FILE_NAME.*"
if ls /etc/apache2/certs2/$FILE_NAME.* 1> /dev/null 2>&1; then
  rm -rf /etc/apache2/certs2/$FILE_NAME.*
fi

echo "Generating certs for $BASE_DOMAIN"

# Generate our Private Key, CSR and Certificate
# Use SHA-2 as SHA-1 is unsupported from Jan 1, 2017

openssl req -new -x509 -newkey rsa:2048 -sha256 -nodes -keyout "/etc/apache2/certs2/$FILE_NAME.key" -days $DAYS -out "/etc/apache2/certs2/$FILE_NAME.crt" -passin pass:$PASSPHRASE -config "$CONFIG_FILE"

# OPTIONAL - write an info to see the details of the generated crt
openssl x509 -noout -fingerprint -text < "/etc/apache2/certs2/$FILE_NAME.crt" > "/etc/apache2/certs2/$FILE_NAME.info"

# Protect the key
chmod 400 "/etc/apache2/certs2/$FILE_NAME.key"

# Remove the config file
rm -f $CONFIG_FILE

Contenuto del file di config Mysql "mysqld.conf"

Questo file è riportato per comodità. Non è necessario usarlo, ma è fortemente consigliato nel caso si abbia a disposizione una macchina con almenot 16GB di RAM.

#
# The MySQL database server configuration file.
#
# One can use all long options that the program supports.
# Run program with --help to get a list of available options and with
# --print-defaults to see which it would actually understand and use.
#
# For explanations see
# http://dev.mysql.com/doc/mysql/en/server-system-variables.html

# Here is entries for some specific programs
# The following values assume you have at least 32M ram

[mysqld]
#
# * Basic Settings
#
user            = mysql
# pid-file      = /var/run/mysqld/mysqld.pid
# socket        = /var/run/mysqld/mysqld.sock
# port          = 3306
# datadir       = /var/lib/mysql


# If MySQL is running as a replication slave, this should be
# changed. Ref https://dev.mysql.com/doc/refman/8.0/en/server-system-variables.html#sysvar_tmpdir
# tmpdir                = /tmp
#
# Instead of skip-networking the default is now to listen only on
# localhost which is more compatible and is not less secure.
bind-address            = 127.0.0.1
skip-networking
sql_mode=NO_ENGINE_SUBSTITUTION
default-authentication-plugin=mysql_native_password
collation-server = utf8_unicode_ci
character-set-server = utf8
#
# * Fine Tuning
#
# sort_buffer_size        = 256000000 (orig)
# key_buffer_size               = 16M (orig)
# max_allowed_packet    = 64M
# thread_stack          = 256K

# thread_cache_size       = -1

# This replaces the startup script and checks MyISAM tables if needed
# the first time they are touched
myisam-recover-options  = BACKUP

# my fine tuning
max_connections          = 20
table_open_cache         = 2048
thread_stack             = 32M
thread_cache_size        = 8
max_allowed_packet       = 16M
max_heap_table_size      = 128M
binlog_cache_size        = 2M
sort_buffer_size         = 16M
join_buffer_size         = 16M
tmp_table_size           = 128M
key_buffer_size          = 512M
read_buffer_size         = 4M
read_rnd_buffer_size     = 32M
bulk_insert_buffer_size  = 64M
myisam_sort_buffer_size  = 128M
innodb_buffer_pool_size  = 2G
innodb_lock_wait_timeout = 150



# table_open_cache       = 4000

#
# * Logging and Replication
#
# Both location gets rotated by the cronjob.
#
# Log all queries
# Be aware that this log type is a performance killer.
# general_log_file        = /var/log/mysql/query.log
# general_log             = 1
#
# Error log - should be very few entries.
#
log_error = /var/log/mysql/error.log
#
# Here you can see queries with especially long duration
# slow_query_log                = 1
# slow_query_log_file   = /var/log/mysql/mysql-slow.log
# long_query_time = 2
# log-queries-not-using-indexes
#
# The following can be used as easy to replay backup logs or for replication.
# note: if you are setting up a replication slave, see README.Debian about
#       other settings you may need to change.
# server-id             = 1
# log_bin                       = /var/log/mysql/mysql-bin.log
# binlog_expire_logs_seconds    = 2592000
max_binlog_size   = 100M
# binlog_do_db          = include_database_name
# binlog_ignore_db      = include_database_name

Effettuare upgrade a PHP 7.2

Attenzione! Questo contenuto è vecchioQuesto articolo risale al 2018, quindi i contenuti e le operazioni qui consigliate potrebbero essere diventate obsolete nel corso del tempo.

Con l'avvento di PHP 7.0 il web è diventato più veloce. Molto più veloce. Oltre a tutte le facilitazioni per lo sviluppatore relative al linguaggio in senso stretto, l'incremento di prestazioni nella major release 7 di PHP è davvero notevole, ed è visibile ad occhio nudo, sia utilizzando CMS molto abusati come Wordpress sia utilizzando codice senza framework o script ad-hoc. Si capisce al primo colpo che la propria applicazione sta performando meglio.

Qui sotto riporto una immagine rappresentativa di test basati solo ed esclusivamente sul profilo computazionale delle versioni di PHP dalla 5.0.5 alla 7.1 effettuate da

sudo add-apt-repository ppa:ondrej/php
sudo apt-get update

Istruzioni per PHP 7.2 per Debian 8 (Jessie) e 9 (Stretch)

sudo apt-get install apt-transport-https lsb-release ca-certificates
sudo wget -O /etc/apt/trusted.gpg.d/php.gpg https://packages.sury.org/php/apt.gpg
echo "deb https://packages.sury.org/php/ $(lsb_release -sc) main" | sudo tee /etc/apt/sources.list.d/php.list
sudo apt-get update

Questi comandi aggiungeranno il repository PPA di Ondřej Surý's, che si occupa di mantenere i pacchetti di PHP 7.2 (oltre a moltre altre versioni) e renderlo disponibile per molte versioni di Linux.

Prima di passare alla installazione vera e propria, però, con i relativi comandi, è necessario fare un pò di attenzione preliminare.

Prima di tutto, create una lista di tutti i pacchetti aggiuntivi di PHP che avete installato sul vostro sistema, come ad esempio php-mbstring o php-curl o php-intl . Questo è necessario perchè poi dovrete reinstallare i corrispettivi in versione 7.2.

In genere, per una normale installazione LAMP, quindi PHP con Apache e Mysql, che supporti la quasi totalità dei requisiti minimi richiesti dai comuni CMS, è necessario installare questi pacchetti: libapache2-mod-php7.2 php7.2 php7.2-common php7.2-gd php7.2-mysql php7.2-imap php7.2-cli php7.2-cgi php7.2-curl php7.2-intl php7.2-pspell php7.2-recode php7.2-sqlite3 php7.2-tidy php7.2-xmlrpc php7.2-xsl php7.2-zip php7.2-mbstring php7.2-soap

Ad ogni modo, io consiglio di operare in questa maniera: dapprima disinstallare tutti i pacchetti di PHP attualmente presenti sul sistema, lasciare che apt ci dica quali pacchetti sta per disinstallare, e poi digitare manualmente la lista di pacchetti da installare andando a leggere quelli che sono stati disinstallati, usando le nuove versioni "-7.2".

Per disinstallare tutto ciò che riguarda PHP dal sistema è sufficiente digitare questo comando:

sudo apt-get remove --purge php*

Poi, analizzare i pacchetti disinstallati, ed installare tutte le rispettive versioni "7.2". Sopra ho riportato la lista di pacchetti di base che vanno bene per la maggior parte dei casi, però, è comunque necessario porre attenzione a quello che si sta facendo, in quanto questo update non è un semplice "aggiorna e dimentica" ma si tratta di un aggiornamento a pacchetti non ufficiali e che potrebbe rendere instabile o non funzionante il vostro ambiente.

sudo apt-get install libapache2-mod-php7.2 php7.2 php7.2-common php7.2-gd php7.2-mysql php7.2-imap php7.2-cli php7.2-cgi php7.2-curl php7.2-intl php7.2-pspell php7.2-recode php7.2-sqlite3 php7.2-tidy php7.2-xmlrpc php7.2-xsl php7.2-zip php7.2-mbstring php7.2-soap

Testare il vostro sistema dopo l'installazione, non solo andando ad aprire sul browser la vostra applicazione, ma andando a leggere i log di errore di PHP e Apache è un obbligo. Lì potrete capire se c'è qualche pezzo del software non compatibile con la nuova versione, o se avete dimenticato un pacchetto aggiuntivo di PHP che ne estende le funzionalità.

Header Expires per file htaccess

Postato in Server Apache
Attenzione! Questo contenuto è vecchioQuesto articolo risale al 2017, quindi i contenuti e le operazioni qui consigliate potrebbero essere diventate obsolete nel corso del tempo.

Da un pò di tempo ormai la velocità del caricamento di un sito web è diventato un fattore SEO determinante.

Più un sito è veloce, più è veloce da fruire per qualsiasi cliente. Da questa logica, ne consegue che i motori di ricerca stanno "potenziando" tutti i siti che aderiscono a determinate regole per la velocità di caricamento.

Oltre ai meri fattori tecnici del server su cui è ospitato il sito ( ovvero, più il server ospitante è potente, più il sito stesso è veloce ), ci sono altri fattori determinanti per la velocità del sito.

Una di queste è il caching delle risorse fatto via browser. Una volta caricata una qualsiasi pagina del vostro sito, il browser del cliente "ha bisogno di sapere" cosa può salvare e riutilizzare per evitare di dover ri-scaricare risorse immagine, css o javascript che non hanno subìto modifiche dall'ultima volta che sono state scaricate.

Un sistema veloce e indolore per configurare il vostro server Apache per aumentare la velocità del sito è quella di usare il modulo "Expires" di Apache. Così facendo, Apache potrà rispondere, oltre ai dati della risorsa in output, anche altri header addizionali che faranno sì che il browser capisca "per quanto tempo" può cachare una risorsa.

<IfModule mod_expires.c>
	ExpiresActive on

	# Fallback per tutte le risorse non classificate
	ExpiresDefault                          "access plus 1 month"

	# cache.appcache per FF 3.6
	ExpiresByType text/cache-manifest       "access plus 0 seconds"
	
	# Documenti HTML
	ExpiresByType text/html                 "access plus 0 seconds"
	
	# Dati
	ExpiresByType text/xml                  "access plus 0 seconds"
	ExpiresByType application/xml           "access plus 0 seconds"
	ExpiresByType application/json          "access plus 0 seconds"

	# Feed RSS
	ExpiresByType application/rss+xml       "access plus 1 hour"

	# Favicon
	ExpiresByType image/x-icon              "access plus 1 week"

	# Media: immagini, video, audio
	ExpiresByType image/gif                 "access plus 1 month"
	ExpiresByType image/png                 "access plus 1 month"
	ExpiresByType image/jpg                 "access plus 1 month"
	ExpiresByType image/jpeg                "access plus 1 month"
	ExpiresByType video/ogg                 "access plus 1 month"
	ExpiresByType audio/ogg                 "access plus 1 month"
	ExpiresByType video/mp4                 "access plus 1 month"
	ExpiresByType video/webm                "access plus 1 month"

	# HTC files  (css3pie)
	ExpiresByType text/x-component          "access plus 1 month"

	# Webfonts
	ExpiresByType font/truetype             "access plus 1 month"
	ExpiresByType font/opentype             "access plus 1 month"
	ExpiresByType application/x-font-woff   "access plus 1 month"
	ExpiresByType image/svg+xml             "access plus 1 month"
	ExpiresByType application/vnd.ms-fontobject "access plus 1 month"

	# CSS e JavaScript
	ExpiresByType text/css                  "access plus 1 month"
	ExpiresByType application/javascript    "access plus 1 month"
	ExpiresByType text/javascript           "access plus 1 month"

	<IfModule mod_headers.c>
		Header append Cache-Control "public"
	</IfModule>
</IfModule>

Il pezzo di codice qui sopra è da copia-incollare all'interno del file .htaccess principale del vostro sito.

Nel caso in cui questa tecnica non stia funzionando ( per verificarlo, controllare gli header di risposta di tutte le risorse del vostro sito tramite gli Strumenti Sviluppatore del vostro browser ) può voler dire che Apache non ha il modulo "mod_expires" compilato ed attivato, oppure che c'è qualche altro plugin ( per esempio su Wordpress ) o pezzo di codice che sta di fatto sovrascrivendo il behaviour del mod_expires di Apache.

Si avverte che le modifiche fatte al file .htaccess possono essere potenzialmente distruttive per la funzionalità del vostro sito, rendendolo non disponibile in caso di errori di battitura o di formattazione. Nel caso in cui ciò dovesse accadere, noterete che il server vi risponde con un "Errore 500".

Prima di effettuare modifiche, quindi, fate sempre un backup preventivo.

Cloud aziendale (quasi) gratis con OwnCloud

Attenzione! Questo contenuto è vecchioQuesto articolo risale al 2016, quindi i contenuti e le operazioni qui consigliate potrebbero essere diventate obsolete nel corso del tempo.

I servizi di Cloud Storage, come ad esempio Dropbox o Google Drive si sono affermati nel corso degli anni come degli strumenti praticamente indispensabili per la informatizzazione dei processi aziendali, e per la condivisione di informazioni tra colleghi e professionisti.

L'unico grosso problema di questi servizi, è che con il crescere dell'operatività aziendale, con il crescere delle persone che utilizzano contemporaneamente il servizio, e con il crescere dell'esigenza di informatizzare tutti i processi aziendali, lo spazio di archiviazione diventa un fattore di criticità, perchè il prezzo di questi servizi aumenta considerevolmente aumentando lo spazio ( e il numero di utenti simultanei ) richiesto.

Giusto per fare un esempio, Google Drive costa circa 2 euro al mese per 100GB di spazio, e il piano tariffario subito successivo obbliga ad acquistare 1TB di storage al costo di circa 10 euro al mese.

Quindi, come si può implementare una soluzione più economica e più scalabile per cloudicizzare l'operatività?

Esiste un software opensource di nome OwnCloud, che mette a disposizione sia il software necessario per l'installazione del "core" su un server Linux, sia i client windows, mac e linux per collegare appunto il server alle proprie sincronizzazioni.

In più, una volta installato il Core sul proprio server, OwnCloud mette a disposizione una interfaccia grafica wia web davvero professionale e accattivante, che servirà all'amministratore per configurare l'ambiente di condivisione, per creare utenti e grupppi, e configurare le impostazioni di base come quelle del relay di posta per le notifiche.

Quindi, quali sono i passaggi per installare e configurare OwnCloud? Ecco una breve guida per l'installazione di OwnCloud

  • 1. Acquistare un server Linux economico con abbastanza spazio. Per questo consiglio caldamente l'acquisto di un server su Backupsy. Con circa 5.5 euro al mese si può acquistare un server da 250GB con una versione di Linux a piacimento. E' caldamente consigliato l'utilizzo di Debian o Ubuntu.
  • 2. Configurare il server LAMP ( Apache, Mysql, PHP ) oppure LEMP ( Nginx, Mysql, PHP ) per poter ospitare correttamente l'installazione di OwnCloud. Attenzione: in caso di utilizzo di Debian 7, l'installazione del server LAMP sarà un pò più complessa perchè il repository ufficiale di Debian 7 mette a disposizione PHP versione 5.4, mentre per l'installazione di OwnCloud è caldamente consigliabile utilizzare una versione di PHP maggiore o uguale alla 5.6, sebbene OwnCloud supporti i sistemi PHP dalla 5.4 in poi. Il fatto di avere una installazione LAMP con una versione di PHP più aggiornata è derivato dal fatto che gli aggiornamenti di PHP non solo correggono delle grosse falle di sicurezza, ma sono molto più performanti.
  • 3. Configurare PHP installando queste estensioni: Ctype, Dom, GD, Iconv, JSON, LibXml, mbstring, Posix, SimpleXML, XMLWriter, Zip, Zlib. Inoltre, è caldamente consigliato installare anche i moduli APC o APCu ( sono delle estensioni di Memory Caching per PHP ). Se avrete bisogno anche di funzionalità di anteprima dei file multimediali all'interno di OwnCloud, come ad esempio le immagini e i file video / audio, dovrete anche occuparvi dell'installazione dei moduli Imagick di PHP, FFMPEG e OpenOffice sul sistema.
  • 4. Configurare un VirtualHost con un dominio esistente e raggiungibile da server DNS ( ci servirà per la configurazione dell'HTTPS ). Ad esempio, se la vostra azienda ha un sito internet con nome di dominio www.aziendapincopallo.it, vi consiglio di creare un sottodominio, ad esempio cloud.aziendapincopallo.it, e configurare il VirtualHost sul nuovo server in modo che risponda a questo sottodominio. Attenzione alle configurazioni che permettono l'accesso diretto via indirizzo IP del server. I VirtualHost sono da configurare come si deve.
  • 5. Installare un certificato SSL gratis tramite l'utilizzo di Let's Encrypt. Nella fattispecie, dovrete utilizzare il tool certbot che si occuperà di configurarvi automaticamente il server Apache ( con il virtualhost configurato correttamente ). L'utilizzo di SSL è seriamente e caldamente consigliato perchè, in caso di assenza, le password di autenticazione tra i Client di sincronizzazione e il Server con il "core" di OwnCloud viaggerebbero in chiaro sulla rete Internet. Quindi, un qualsiasi man in the middle, anche con pochissima esperienza in hacking, potrebbe prendere il controllo del vostro ambiente Cloud, con tutte le conseguenze del caso.
  • 6. Completate l'installazione di OwnCloud andando con il browser sulla posizione di installazione, e configurare i parametri di connessione mysql. Ovviamente, non c'è neanche da ricordarlo, durante tutte le fasi di configurazione, usare sempre password CASUALI maggiori di 18 caratteri.
  • 7. Installare i Client di sincronizzazione sul vostro PC, Windows Mac o Linux che sia. Per la visualizzazione in mobilità, invece, consiglio l'utilizzo di una applicazione per Android che si chiama Solid Explorer. E' un file viewer per Android, che però permette di inserire delle "cartelle virtuali" come se esistessero all'interno del vostro smartphone. Tra le tante opzioni per la creazione di cartelle virtuali, tra cui Dropbox, Google Drive, Amazon S3, c'è anche la possibilità di inserire un server OwnCloud. Vi basterà quindi semplicemente digitare l'indirizzo di installazione ( in https ) del vostro OwnCloud, username e password, e avrete a disposizione tutti i vostri file.

E' chiaro che l'installazione e la configurazione sono fattibili solo da persone che hanno buone competenze in Linux e in amministrazione di sistemi LAMP, ma con un pò di tempo e pazienza, e leggendo qualche guida, è fattibile da chiunque.

Nel caso in cui tu stia valutando l'opportunità di usare OwnCloud per la tua azienda, e avessi bisogno di consulenza PHP a Torino o mysql database administrator a Torino, contattami usando il modulo presente in questo sito.

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Oggi vedremo come correggere un problema che ho notato essere molto (troppo) presente sulle installazioni di Wordpress hostate su Aruba: la visualizzazione di pagine di errore 500 internal server error che capitano più spesso dopo l'upgrade di plugin/temi o del core di wordpress.

Personalmente ho lavorato su un paio di siti Wordpress installati su Aruba, e in entrambi mi è capitato almeno una volta questo stranissimo problema, subito dopo l'upgrade del core. L'ultima volta mi è capitato proprio l'altro ieri, con l'aggiornamento alla versione 3.4.

Bando alle ciance, vediamo come risolvere la questione. Andiamo per step.

1. Accedi al tuo pannello di controllo personale di Aruba loggatevi su admin.aruba.it con le vostre credenziali. Spostatevi su "Pannello gestione Hosting Linux"

2. Clicca sulla scheda "Strumenti ed Impostazioni", quindi clicca su "Riparazione Permissions"

3. Conferma l'operazione ed attendi qualche minuto.

L'attesa è necessaria in quanto Aruba modificherà ricorsivamente tutti i permessi di tutti i file e le cartelle presenti sul tuo archivio: ovviamente, va da sè che a maggior quantitativo di file, maggiore è il tempo da attendere per far sì che la modifica si propaghi a tutto il tuo webserver.

NOTA IMPORTANTE: questo è uno dei tanti problemi che possono scatenare un errore 500 Internal Server Error su Wordpress, e più in particolare su Wordpress+Aruba: questa guida potrebbe anche non funzionare nel tuo caso. Infatti, altre volte possono essere problemi nel file .htaccess o nella incompatibilità tra due plugin o tra plugin e temi a scatenare un errore simile, ma essendo questa procedura molto veloce val la pena di tentare :) se vi va bene, vi siete evitati un mal ti testa assicurato!

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Un buon sito si costruisce prima di tutto creandolo con funzionalità multilingua. Ovvero, sulla base dell'IP dell'utente, cercare di mandare in output il sito nel suo linguaggio senza troppi fronzoli tecnici.

Questo si traduce, nella pratica, nella creazione di un sito con una buona classe di traduzione delle stringhe on-the-fly, un pò come fa wordpress. Per esempio, wordpress fa uso dei file di traduzione *.po e *.mo.. Si definisce una stringa, con la sua "chiave primaria" nel linguaggio che si vuole, ad esempio:

<div id="test"><?php echo __ ( 'This is the main key for the string "this is the main key for the string"' ); ?></div>

A questo punto, aiutandovi con le funzioni di output buffering, e sulla base della geolocation dell'IP dell'utente che sta visualizzando il sito, potete mandare in output la traduzione corretta della stringa This is the main key for the string "this is the main key for the string"

In internet esistono svariate classi che permettono la geolocation. A me personalmente non piace fare le cose semplici, e mi piace avere la situazione sotto controllo. Quindi, mi sono documentato, e ho trovato un sito che permette il download di un file di mapping tra indirizzi IP e stati.

Avendo in mano un file del genere, è possibile creare un DB che abbia le referenziazioni tra IP e location, e così possiamo dare sfogo alla nostra creatività in termini di output da mandare all'utente ^^

Prima di tutto, prepariamo i DB che contengono i dati del DB IP-to-country

CREATE TABLE IF NOT EXISTS `ip_to_country` (
  `id` int(11) NOT NULL auto_increment,
  `ip_start_integer` int(11) NOT NULL,
  `ip_end_integer` int(11) NOT NULL,
  `country_id` int(11) NOT NULL,
  PRIMARY KEY  (`id`),
  UNIQUE KEY `ip_start_integer_index` (`ip_start_integer`)
) ENGINE=MyISAM  DEFAULT CHARSET=latin1;

CREATE TABLE IF NOT EXISTS `country_list` (
  `id` int(11) NOT NULL auto_increment,
  `country_code` varchar(10) character set utf8 collate utf8_bin NOT NULL,
  `country_name_en` varchar(255) character set utf8 collate utf8_bin NOT NULL,
  `country_name_it` varchar(255) character set utf8 collate utf8_bin NOT NULL,
  PRIMARY KEY  (`id`),
  UNIQUE KEY `country-name` (`country_name_en`)
) ENGINE=MyISAM  DEFAULT CHARSET=latin1;

Adesso, passiamo alla parte divertente, cioè al parsing del file di mapping IP-country e al relativo salvataggio dei dati nelle nostre 2 tabelle mysql

<?php
	/*
		http://www.ipinfodb.com/
		
		API KEY: bisogna registrarsi per averla
		http://lite.ip2location.com/?file=IP2LOCATION-LITE-DB1.CSV.ZIP&key=	
	*/

	// CONNESSIONE AL DB - DA INSERIRE QUI
	
	$stream_ZIPFILE = __CURL_getURL( 'http://lite.ip2location.com/?file=IP2LOCATION-LITE-DB1.CSV.ZIP&key=la-chiave-api-del-sito-ipinfodb.com', 'http://www.ipinfodb.com/download.php?file=IP2LOCATION-LITE-DB1.CSV.ZIP' );
	file_put_contents ( 'tempzipfile', $stream_ZIPFILE );
	$stream_ZIPFILE = ''; // releasing memory for this variable
	
	$zip = zip_open ( 'tempzipfile' );
	unlink ( 'tempzipfile' );
	do {
		$entry = zip_read($zip);
	} while ($entry && zip_entry_name($entry) != "IP2LOCATION-LITE-DB1.CSV");
	
	zip_entry_open($zip, $entry, "r");
	$entry_content = zip_entry_read($entry, zip_entry_filesize($entry));
	$entry_content = str_replace ( chr(13).chr(10), chr(10), $entry_content );
	
	$linee = explode ( chr(10), $entry_content );
	$entry_content = ''; // releasing memory for entry_content ( it's a long string )
	
	// flushing ip_to_country DB
	$sql = "TRUNCATE TABLE ip_to_country";
	mysql_query($sql);
	
	// parsing Text DB Lines
	foreach ( $linee as $linea ) {
		list ( $start_ip_integer, $end_ip_integer, $country_code, $country_name ) = explode ( ',', str_replace ( '"', '' , $linea ) );
		
		// inserting country into country DB  (if needed)
		$sql = "SELECT id FROM country_list WHERE country_name_en='" . $country_name . "'";
		$rs = mysql_query ( $sql );
		if ( $rs && mysql_num_rows ( $rs ) == 1 ) $idCountry = mysql_result ( $rs, 0 );
		else {
			// translating country in Italian
			$stream_TRANSLATE = __CURL_getURL( 'https://www.googleapis.com/language/translate/v2?key=la-tua-api-key-google.translate&q=' . urlencode ( $country_name ) . '&source=en&target=it', 'http://www.google.it/' );
			$stream_TRANSLATE_array = json_decode ( $stream_TRANSLATE );
			$countryname_IT = strtoupper ( $stream_TRANSLATE_array -> data -> translations[0] -> translatedText );
			
			$sql = "INSERT INTO country_list ( country_code, country_name_en, country_name_it ) VALUES ( '$country_code', '$country_name', '$countryname_IT' )";
			mysql_query ( $sql );
			
			$idCountry = mysql_insert_id();
		}
		
		$sql = "INSERT INTO ip_to_country ( ip_start_integer, ip_end_integer, country_id ) VALUES ( '$start_ip_integer', '$end_ip_integer', '$idCountry' )";
		mysql_query ( $sql );
	}


	function __CURL_getURL($url, $referer) {
		$header[0] = "Accept: text/html,application/xhtml+xml,application/xml;q=0.9,*/*;q=0.8";
		$header[] = "Cache-Control: max-age=0";
		$header[] = "Connection: keep-alive";
		$header[] = "Keep-Alive: 300";
		$header[] = "Accept-Charset: ISO-8859-1,utf-8;q=0.7,*;q=0.7";
		$header[] = "Accept-Language: it-it,it;q=0.8,en-us;q=0.5,en;q=0.3";
		$header[] = "Pragma: ";
		$header[] = "Referer: " . $referer;

		$ch = curl_init();
		curl_setopt($ch, CURLOPT_URL, $url);
		curl_setopt($ch, CURLOPT_FOLLOWLOCATION, true);
		curl_setopt($ch, CURLOPT_HTTPHEADER, $header); 
		curl_setopt($ch, CURLOPT_USERAGENT, "Mozilla/5.0 (Windows; U; Windows NT 5.1; it; rv:1.9.1.3) Gecko/20090824 Firefox/3.5.3");
		curl_setopt($ch, CURLOPT_RETURNTRANSFER, true);
		curl_setopt($ch, CURLOPT_VERBOSE, true);
		curl_setopt($ch, CURLOPT_COOKIEJAR, '/tmp/cookies.txt');
		curl_setopt($ch, CURLOPT_COOKIEFILE, '/tmp/cookies.txt');
		$result = curl_exec($ch);
		curl_close($ch);

		return $result;
	}

?>

Per avviare questo codice, avrete bisogno di 2 api key:

  • Una api key del servizio http://www.ipinfodb.com/ - rimpiazza la stringa "la-chiave-api-del-sito-ipinfodb.com" all'interno del sorgente qui sopra con la tua api key
  • Una api key del servizio Google Translate API - rimpiazza la stringa "la-tua-api-key-google.translate" all'interno del sorgente qui sopra con la tua api key

Una volta fatto tutto, potete schedulare questo script per l'esecuzione automatica con un cronjob. Anche una volta alla settimana va bene, non è necessario farlo partire ogni ora ^^

Ora, ti starai chiedendo: e come faccio a stabilire la geolocation dell'utente con questi due database? Bene, ecco le poche linee di codice per sfruttare le tabelle.

// ottenere la "country_id" dal database delle country per un particolare IP
$ip = $_SERVER['REMOTE_ADDR']; // o qualsiasi ip nel formato 123.123.123.123 ottenuto con qualsiasi metodo
$sql = "SELECT country_id FROM ip_to_country WHERE ip_start_integer <= " . ip2long ( $ip ) . " ORDER BY ip_start_integer DESC LIMIT 1";
$rs = mysql_query ( $sql );
if ( $rs ) $country_id = mysql_result ( $rs, 0 );

Con la country_id per un particolare IP, sarà vostro compito stabilire quale lingua mandare in output all'utente.
Ovviamente, questo database può avere tantissimi risvolti pratici. Un altro che mi viene in mente è la geolocalizzazione di server proxy, o la geolocalizzazione degli IP di una applicazione di tracciamento degli utenti.

Insomma, con le tabelle IP-to-country avrete a disposizione tantissime possibilità di sviluppo e soprattutto, avendo in mano i dati nel vostro DB, potrete generare i volumi di traffico che desiderate per quanto riguarda le geolocation calcolate per ora. Infatti, alcuni servizi online di geolocalizzazione, vi impediscono di fare più di un tot di query all'ora.

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Chi amministra un server web sa quanto è importante il discorso del salvataggio di quanto è stato creato, sia a livello di database sia a livello di file, di righe di codice scritte.

Per fortuna alcuni svegli programmatori di ngcoders.com hanno pensato a questo problema e hanno creato un piccolissimo script in grado di creare una copia di backup del filesystem e del database in una sola passata.
Sinceramente non ho trovato il nome di questo script, penso che lo chiamerò con un nome eloquente come 1-click filesystem and database backup tool

Il file .zip scaricato si compone di 3 file principali, scritti in php:

  • backup.php : lo script principale da richiamare per avviare il processo di backup
  • functions.php : le classi e le funzioni principali che creano fisicamente i backup
  • config.php : il file di configurazione semplice nel quale specificare le opzioni del backup che vogliamo ottenere

Il file di configurazione è assai semplice, come ho sottolineato prima, ecco una anteprima e qualche istruzione per completarlo:
<?php
// Quali directory/file da backuppare ( i nomi delle directory con lo slash iniziale )
// e' un array, quindi ricordatevi la virgola dopo ogni elemento tra le virgolette
$configBackup = array('../');
// Quali directory da saltare durante il processo di backup
$configSkip   = array('backup/');  
// Dove piazzare i file di backup a completamento dei processi? (ricordarsi lo slash finale)
$configBackupDir = 'backup/';
// I database dei quali effettuare il backup. Possono essere multipli. (Se l'array delle tabelle contiene delle entry, verranno salvate SOLO quelle tabelle!)
$configBackupDB[] = array(
'server' => 'localhost',
'username' => 'root',
'password' => '',
'database' => 'databasename',
'tables' => array('tabella1', 'tabella2', 'tabella3')
);
// Se vogliamo che il backup ci venga spedito via posta elettronica, specifichiamo un indirizzo valido
$configEmail = 'test@test.example.com';
?>

Niente di più semplice e niente di più funzionale: uno di quei tool che un Web Developer dovrebbe sempre tenere sotto mano, una sorta di chiave inglese da 10 del programmatore php/mysql

Ecco il link per scaricare il programma: script per la creazione di backup di file e database
Buon lavoro!