I programmi di bug bounty sono diventati una pratica consolidata per migliorare la sicurezza delle applicazioni web. L'idea sembra semplice: segnalare una vulnerabilità e ricevere una ricompensa. Tuttavia, non tutte le vulnerabilità sono uguali. Alcuni problemi, come i Denial of Service (DoS) legati all'uso improprio della lunghezza delle password o ai sistemi di anti-bruteforce, sembrano tornare ciclicamente senza una soluzione definitiva. Queste vulnerabilità "non risolvibili" possono trasformarsi in un infinito gioco del gatto col topo tra sviluppatori e bug hunter.

Se vuoi approfondire, continua a leggere. Se hai una domanda specifica a riguardo di questo articolo, contattami per una consulenza dedicata. Dai anche un'occhiata al mio profilo per capire come posso aiutare concretamente la tua azienda o startup a crescere e a modernizzarsi.

Il caso tipico: DoS tramite hashing di password lunghe

Prendiamo il classico esempio del sistema che diventa lento o inaccessibile quando riceve una password estremamente lunga. Il problema nasce perché alcune tecniche di hashing (ad esempio Argon2) richiedono risorse significative. Apparentemente, basterebbe limitare la lunghezza delle password, ma come dimostrato dal caso di Nextcloud, nuove vulnerabilità analoghe emergono continuamente su altri endpoint (ad esempio, "password dimenticata").

È realmente possibile risolvere questo problema una volta per tutte?

In realtà, siamo davanti a una classe di vulnerabilità intrinsecamente non risolvibile con un semplice "fix" tecnico. Ogni soluzione proposta genera ulteriori edge-case e nuovi problemi da gestire.

Perché alcuni bug non sono veramente risolvibili?

La sicurezza informatica non è fatta solo di vulnerabilità puntuali risolvibili con una modifica al codice. Alcuni problemi derivano proprio dal design dei sistemi di sicurezza stessi. Ad esempio:

  • Anti-bruteforce basato su sleep: protegge da tentativi ripetuti di login, ma può generare facilmente DoS, poiché le richieste multiple rallentano l'intero sistema.
  • IP Rate-limiting: apparentemente risolutivo, ma facilmente aggirabile con più indirizzi IP (Tor, VPN, botnet).
  • Blocco degli account: efficace contro bruteforce, ma apre nuove vulnerabilità come il blocco degli utenti legittimi e attacchi basati su invio massiccio di e-mail.

Questi problemi, anziché risolversi definitivamente, richiedono di scegliere il compromesso meno dannoso per il tuo specifico threat model.

Gestione strategica delle vulnerabilità "non risolvibili"

Se la tua azienda ha incontrato problematiche di questo tipo, è fondamentale comprendere che non si tratta semplicemente di trovare una correzione definitiva, quanto piuttosto di una gestione attiva e strategica della sicurezza:

  • Monitoraggio e alerting proattivo: implementa sistemi di monitoraggio capaci di individuare rapidamente comportamenti anomali.
  • Gestione dinamica delle risorse IT: sfrutta infrastrutture scalabili e sistemi cloud che possano assorbire picchi improvvisi di richieste maliziose.
  • Valutazione pragmatica dei rischi: non ogni vulnerabilità necessita di interventi drastici. Considera il reale impatto sul tuo business e pianifica di conseguenza.

Se hai bisogno di supporto strategico o operativo per affrontare vulnerabilità complesse, o per definire il tuo specifico threat model aziendale, scopri di più sulla mia esperienza o contattami per una consulenza dedicata.

La sicurezza come strategia continua, non un singolo fix

Come consulente esperto in sicurezza informatica, posso confermare che alcune vulnerabilità non sono risolvibili attraverso un singolo intervento tecnico. La vera differenza risiede in una strategia di sicurezza integrata, che considera:

  • Analisi costi-benefici: spesso il costo della gestione di alcune vulnerabilità supera di gran lunga l'impatto potenziale di queste vulnerabilità stesse.
  • Formazione e consapevolezza del team IT: un team preparato riconosce e gestisce proattivamente le vulnerabilità quando emergono, riducendo il rischio complessivo.

Una gestione efficace della sicurezza informatica richiede dunque la capacità di adattarsi continuamente, adottando soluzioni strategiche specifiche per la propria realtà aziendale, piuttosto che cercare una soluzione universale e definitiva.

Per saperne di più su come posso aiutarti a definire e implementare una strategia di sicurezza solida e sostenibile nel tempo, non esitare a contattarmi.

Ultima modifica: Martedì 3 Giugno 2025, alle 08:12